da Forum Palestina
Buongiorno, sono Carla Biano moglie di Maged Al Molky. Sto scrivendo sia per spiegare quanto è avvenuto dal momento
del suo rilascio dal carcere di Palermo (questo per dare un’ idea
di quanto è successo) ma ancor più perchè di
Maged non si hanno più notizie dalle 2.45 di domenica 28
giugno. Domenica 28 giugno alle 2.45 di mattina, Maged mi ha telefonato.
Era da poco arrivato, accompagnato da due poliziotti italiani, all’
aeroporto di Damasco. Nessuno lo stava aspettando ed un poliziotto
dell’ ufficio aeroportuale gli ha chiesto chi era, perchè
era stato espulso, ect. Gli ha poi detto che avrebbe dovuto aspettare
fino alle 8/9 del mattino che sarebbero venuti dei funzionari dell’
immigrazione a prelevarlo per vagliare la sua posizione. Maged mi
ha detto che quella sarebbe stata l’ ultima telefonata che poteva
fare e che, appena poteva mi avrebbe richiamata. Da quel momento
non l’ ho più sentito ed il suo cellulare è sempre
spento.
Cosa gli è successo? Dov’ è? E’ ancora vivo?
Maged ha pagato con 23 anni ed 8 mesi di carcere. Senza aver abbuonato
neppure un giorno. Per lui c’ è stata la tanto declamata
certezza della pena. L’ unica cosa che voleva era rifarsi una vita,
stare accanto a me, sua moglie, lavorare. Insomma…tutto quanto
può fare una persona "normale".
Voleva reinserirsi nella società.
Invece… l’ incubo è iniziato il 27 aprile quando è
stato scarcerato per fine pena (aveva ottenuto gli ultimi 6 mesi
di liberazione anticipata per buona condotta). Dal carcere di Palermo,
l’ Ucciardone, (dove ha passato gli ultimi 2 anni e mezzo) è
stato portato alla questura dove gli hanno notificato l’ espulsione
in quanto…clandestino. Ha spiegato che non era clandestino, che
era appena uscito dal carcere dopo 23 anni ed 8 mesi, che nel 1985
non c’ era la legge sulla clandestinità, che era sposato
con una cittadina italiana e che, in sentenza, aveva 3 anni di libertà
vigilata da scontare.
E’ stato portato al cpt di Trapani. Da lì, tramite il suo
avvocato, ha fatto ricorso contro l’ espulsione (con le motivazioni
dette prima) e l’ udienza si è tenuta il 16 giugno. Il magistrato
ha detto che avrebbe fatto sapere la sua decisione entro il 25/26
giugno, Intanto passavano i giorni senza che a Maged dicessero qualcosa.
Il 28 giugno, alla mezzanotte, sarebbe scaduto il termine per rimanere
al cpt. I funzionari del cpt gli dicevano che, se il magistrato
non rispondeva, gli avrebbero notificato un foglio di via con il
quale sarebbe dovuto uscire dall’Italia entro 5 giorni.
Si è attivata la rappresentanza palestinese a Roma offrendogli
la possibilità di andare in Algeria. Lui l’ ha esclusa questa
possibilità perchè diceva che, avendo sposato una
cittadina italiana, voleva rimanere e lavorare in Italia.
Solo una settimana prima dell’ espulsione, Maged ha saputo, tramite
funzionari del cpt, che la Siria aveva risposto, ancor una volta,
che non era suo cittadino e che non poteva entrare in territorio
siriano. Eh già, da dieci anni la Siria, a tutte le richieste
fatte (anche per avere il nulla osta per il matrimonio) dalle autorità
(magistrati, direttore del carcere, assistenti sociali, ministero
della giustizia) ha sempre risposto ufficiosamente (perchè
per scritto non ha mai mandato nulla) che non era cittadino siriano.
Perchè quindi la Siria, nel giro di pochi giorni, ha cambiato
idea? Cosa le è stato promesso in cambio?
Fatto sta che è stato fatto tutto di nascosto (gli stessi
funzionari del cpt di Trapani sono rimasti esterrefatti). Alle 15.00
del 27 giugno Maged è stato prelevato e portato all’ aeroporto
di Palermo e da lì a Fiumicino. Nel frattempo sono stati
avvisati i giornalisti che l’ hanno contattato per sapere cosa stava
succedendo. Una giornalista (mi pare dell’ ansa di Genova) ha telefonato
al ministero il quale spudoratamente ha risposto che era solo un
cambio di cpt e che sarebbe stato portato al cpt di Roma. Perchè
tutto di nascosto, falsando le cose? Tutto fatto di sabato con gli
uffici chiusi per cui non si potuto avvertire neanche la rappresentanza
palestinese. Alle 19.00 Maged mi telefona per l’ ultima volta da
Roma dicendomi che da quel momento non poteva più telefonare
perchè gli portavano via il cellulare. Appena glielo ridavano
mi avrebbe richiamata.
E’ partito da Fiumicino alle 22/22.30 accompagnato da due poliziotti
italiani. Arrivato a Damasco mi ha telefonato, alle 2.45. Da quel
momento…..è sparito. L’ hanno fatto sparire!!
Ritengo che il governo italiano, il ministero dell’ interno, quello
della giustizia, hanno fortissime responsabilità. Ritengo
ci sia stata una violazione di tutte le leggi, anche quelle internazionali;
espulso ancor prima che un magistrato emettesse la sua sentenza,
sentenza di una corte d’ assise violata (aveva ancora 3 anni di
libertà vigilata da scontare), espulso in un paese dove (essendo
alcuni reati commessi sull’Achille Lauro avvenuti in acque territoriali
siriane) può essere riprocessato e condannato a morte nonostante
sia già stato condannato dall’ Italia e nonostante abbia
passato 23 anni ed 8 mesi in carcere.
Quali garanzie ha dato la Siria all’ Italia sull’ incolumità
di Maged? L’ Italia gliele ha chieste queste garanzie?
Per quel che mi riguarda, posso pensare di tutto, dall’ essere stato
incarcerato come sequestrato fino all’ essere stato ammazzato.
L’unica cosa certa è che Maged, dal momento che è
arrivato in Siria l’hanno fatto sparire.
L’Italia è promotrice della moratoria sulla pena di morte
eppure non si è fatta scrupoli, ignorando tutte le leggi,
nel mandare un uomo in un Paese dove le garanzie dei diritti non
ci sono e dove vige la pena di morte.
Maged aveva ragione: è stato usato come merce di scambio
e che importa se gli vengono negati tutti i diritti, se può
essere torturato o ammazzato!
Biano Carla 17/07/2009