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Qual è il modello toscano di accoglienza degli immigrati?

fonte: pisanotizie.it

Venerdì 9 luglio alla Festa di Liberazione a Marina di Pisa un dibattito tra la società civile e alcuni esponenti istituzionali

Un esponente della campagna regionale No CIE Toscana presente al dibattito ricorda invece gli obiettivi del Governo Berlusconi. “Per costruire nuovi CIE sono stati stanziati 30 milioni di euro. Aggiungendo a questi i costi per la ristrutturazione di quelli esistenti si arriverà a 233 milioni di euro dal 2008 al 2010, con un grosso aumento dei posti di permanenza, da 1.219 a 4.640”.

Come elemento da tenere sempre presente in qualsiasi discussione, l’esponente della rete sottolinea la disumanità dei CIE. “Agli immigrati – ricorda – è negata la difesa legale, spesso vengono usati psicofarmaci per tenere sedate le persone, non ci sono mediatori culturali, gli immigrati sono costretti a vivere sovente in situazioni promiscue, senza controlli sanitari, spesso vengono percossi e ci sono stati anche molti suicidi. I CIE sono luoghi chiusi, in cui solo deputati e senatori possono accedere, previa autorizzazione prefettizia, la dignità e integrità umane sono violate quotidianamente. E’ evidente che CIE umani non possono esistere, nè ora nè mai. I CIE sono legati al reato di clandestinità, da cui consegue la detenzione amministrativa, dire sì ai CIE vuol dire legittimare tutto questo”.

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