Skip to content


Quando violenza e guadagno si mascherano di solidarietà

Come centri sociali, collettivi
studenteschi, associazioni di base e movimenti di lotta impegnati
contro la costruzione di un CIE in Toscana, riteniamo che il ruolo
che la Croce Rossa Italiana, le Misericordie e le diverse cooperative
svolgono nella gestione dei Centri di Identificazione ed Espulsione
(ex CPT) sia un ruolo di complicità e di appoggio a politiche
razziste e repressive. I CIE sono luoghi dove anche il Diritto è
assente; dove vengono rinchiusi in condizioni misere migliaia di
migranti solo perché privi del permesso di soggiorno; luoghi dove,
con l’ausilio della Croce Rossa come di altri enti, vengono riempite
le persone di psicofarmaci, dove i pestaggi sono quotidiani, luoghi
extragiudiziali gestiti appunti da enti esterni. Mascherandosi dietro
la solidarietà e l’aiuto agli immigrati, dando una facciata di
umanità a luoghi disumani, la Croce Rossa e gli altri enti impegnati
nella gestione dei CIE in tutta Italia, fanno più che altro begli
affari garantiti dallo stato, lucrando su queste prigioni e sulla
pelle dei migranti, svolgendo di fatto il compito di controllori e
secondini.
Crediamo quindi che vada denunciato fermamente il ruolo
di complicità che questi enti ricoprono nella gestione dei CIE. A
luglio abbiamo manifestato sotto la Misericordia di Firenze che ha
negato l’interesse alla gestione di un CIE in Toscana. Saremo
presenti con un presidio sotto la Croce Rossa a Firenze a denunciarne
il ruolo e per chiedere posizioni chiare rispetto alla costruzione
prospettata di un CIE anche nella nostra Regione.

 

Cantiere Sociale K100fuegos
(Campi B.), Collettivo Politico Scienze Politiche, Csa Next-emerson,
Cpa Firenze sud, Rete Collettivi Studenteschi fiorentini, Unione
degli Studenti, Alt Aut Facoltà di Lettere, Perunalatracittà,
Movimento di Lotta per la Casa, Rete Insicuri

Posted in Comunicati.