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Il CIE in Toscana? Per Enzo Rossi, ovviamente, YES WE CAN!

1° PARTE: ROSSI CHIAMA…..MARONI RISPONDE!

Arrivano le elezioni regionali e la possibile costruzione di un CIE in
Toscana diventa uno dei temi della campagna elettorale grazie alle
dichiarazioni di Enzo Rossi, candidato del centrosinistra alla
presidenza delle Regione, che il 15 Gennaio 2010 dichiara: "Non
siamo contrari ai centri di identificazione ed espulsione purché
vengano rispettati i criteri di umanità e di accoglienza. Se il sindaco
(di Prato) Cenni è davvero favorevole al centro immigrati ne discuta
con Maroni, che presto sarà a Prato per la firma del nuovo Patto per la
sicurezza
". (fonte Corriere Fiorentino)
Maroni, non si fa pregare e già il 27 Gennaio rispondendo al question
time alla Camera annuncia che entro il 2010, dopo le elezioni
regionali, anche in Toscana diventerà operativo il Centro di
identificazione ed espulsione degli immigrati clandestini. Si è già
concluso, ha poi spiegato Maroni, il lavoro di individuazione dei siti
da parte degli esperti del Viminale. I Cie dovranno "essere lontani dai centri abitati, vicini ad aeroporti e con la presenza di strutture demaniali da riutilizzare. Ma tutto ciò – ha ribadito Maroni – dovrà
esser fatto in concordia con gli enti locali ed è per questo che
inizierò a parlare con i nuovi presidenti di Regione subito dopo le
elezioni di marzo
"Il 28 Gennaio, sotto il titolo "Sì di Rossi ai Cie. Se sono tanti e piccoli"
il Corriere Fiorentino riporta le nuove dichiarazioni di Rossi che, se
non si trattasse di un argomento così drammatico, sarebbero addirittura
esilaranti. Ecco l’idea geniale di Rossi: "Piccoli centri gestiti
in collaborazione con volontariato e mediatori culturali dove gli
immigrati privi di documenti possono essere trattenuti nel rispetto
della loro dignità, in attesa di essere identificati. E dove, per
quelli che sono disponibili ad accogliere eventuali offerte di lavoro,
possono essere avviati percorsi di regolarizzazione
".

Maroni, a Prato il 29 Gennaio, in occasione della firma del nuovo ‘Patto per Prato sicura 2010’ dichiara:  "Stiamo
sentendo le autorità locali, le regioni, le province e i comuni:
vogliamo fare una scelta oculata. La scelta non è stata ancora fatta
per la Toscana, come per le altre regioni
".

2° PARTE: UNA SINTETICA, MA NECESSARIA, RASSEGNA DELLE PRESE DI POSIZIONE DI ALCUNI PARTITI DOPO LE DICHIARAZIONI DI ROSSI.

I favorevoli

"Forse con questo centrosinistra e con Rossi si puo’
dialogare. La sua apertura sui Cie non deve cadere nel vuoto e
rappresenta una novita’ assoluta rispetto alle chiusure di Martini e
della sinistra
”. Lo afferma il deputato fiorentino del PdL, Gabriele Toccafondi. "Occorre
prendere atto – conclude il deputato del Popolo della Liberta’ – che le
divergenze, se cosi’ si possono chiamare, sono di carattere numerico:
mentre il Ministro dell’Interno Maroni ha parlato di un Centro di
Identificazione di medie dimensioni, il candidato del centrosinistra ha
parlato di tanti piccoli Cie, ma questo non mi sembra un problema
insuperabile
”.

L’Italia dei Valori della Toscana e’ d’accordo con il candidato
governatore del centrosinistra, Enrico Rossi, sulla realizzazione di un
Centro di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini (Cie)
nella regione – afferma in una nota Giuliano Fedeli, coordinatore
regionale IdV. Che parla di "una via toscana alla creazione di Cie che rispetti l’uomo. Ogni regione deve avere il suo Cie”. Sulla stessa linea Alessandro Cresci, coordinatore provinciale IdV

"La decisione del Governo di aprire un centro in Toscana entro
l’anno dà alla nostra regione l’opportunità di mettere alla prova la
propria capacità di accoglienza
" È quanto sostiene Pieraldo Ciucchi, presidente del gruppo PSI in Consiglio regionale. "Il
candidato alla presidenza della Regione Enrico Rossi – conclude Ciucchi
– ha assunto sui Cie una posizione chiara e responsabile..
."

il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, in veste di presidente
dell’Anci Toscana, ha dichiarato il suo assenso alla costruzione del
Cie nella nostra regione purchè "funzionale" "Sui Cie la penso come Rossi…dobbiamo raccogliere la sfida e rilanciare.." ha dichiarato a "la Repubblica" l’assessore alle politiche socio-sanitarie Stefania Saccardi

I contrari:

Alessia Petraglia (Sinistra Ecologia Libertà): "Caro Rossi,
per quanto ancora il centrosinistra dovrà inseguire la destra sui temi
dell’immigrazione? ….Noi siamo contro i CIE anche se fossero rispettati
i diritti umani, cosa del resto fino ad ora mai accaduta. ……Il CIE ha
per definizione come unico scopo quello di identificare ed espellere i
trattenuti. La Bossi Fini prevede che non esista possibilità di
regolarizzazione per chi è senza permesso di soggiorno e non risulta
che esista in Parlamento una proposta di riforma della normativa
nazionale sull’immigrazione
"

"No all’apertura in Toscana di un Centro di Identificazione ed Espulsione". Lo ha detto la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. "I
Cie sono luoghi di reclusione in cui è sospeso ogni diritto, e in cui
vengono rinchiuse fino a sei mesi persone senza alcuna accusa, che non
hanno commesso alcun reato, semplicemente perché sprovviste di
documenti o permessi di soggiorno, spesso fuggite da zone di guerra o
di fame, costrette in condizioni inumane
".

"L’ipotesi di un centro toscano di identificazione ed espulsione ci vede contrari – affermano i Verdi della Toscana col Portavoce Mauro Romanelli – non per motivi ideologici, bensì in base a considerazioni, certamente etiche e di principio, ma anche pratiche…". "Le
vecchie e le nuove strutture di detenzione per migranti, oltre a
violare i diritti fondamentali della persona umana, poiché si basano
sull’idea di poter privare della libertà personale chi non ha commesso
reati o comunque non ha subìto un regolare processo, sono spesso
gestite in maniera inumana e comunque costosissime: senza aver ottenuto
alcun risultato nel contrasto ai flussi clandestini, tali spese hanno
già assorbito il 60% delle risorse nazionali destinate
all’immigrazione, risorse che avrebbero certamente potuto essere
utilizzate in maniera più efficace
".

La Federazione della Sinistra: "No ai Cie, né ora né mai". "I
CIE sono centri di identificazione e di espulsione e quindi come tali
possono funzionare soltanto attraverso meccanismi sostanzialmente
coercitivi con i quali applicare la legge Bossi – Fini. Sono funzionali
a questa legge e a questo servono. Ovviamente non risolvono per nulla i
problemi che mettono in connessione la clandestinità con il crimine
organizzato. Anzi è vero il contrario
".

Circolo Gramsci (PRC) di Campi Bisenzio": "No ai Centri di
Identificazione ed Espulsione (CIE)!! Queste strutture rappresentano
una vera e propria aberrazione giuridica, incostituzionali secondo
molti giuristi, in quanto recludono, anche fino a 18 mesi, per una
semplice irregolarità amministrativa…. I CIE fanno parte delle
politiche di esclusione e respingimento, politiche che contribuiscono
ad alimentare un razzismo sempre più diffuso e radicato. L’esperienza
dimostra che in questi centri, anche se gestiti da associazioni e
volontariato, avvengono continue violazioni dei diritti della persona,
documentate da testimonianze dirette, relazioni, filmati, convegni di
giuristi.Se non vogliamo cadere in una logica subalterna alla cultura
securitaria della destra, cultura che purtroppo sta contagiando anche
alcuni amministratori di centrosinistra (vedi sgomberi), bisogna
opporsi decisamente alla realizzazione dei CIE, non illudersi di
"umanizzarli
".

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