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Bagni chimici e brandine a Prato c’ è già il Cie fai-da-te

fonte: Repubblica 28 maggio 2010 (link articolo)

DUECENTO metri quadrati in un seminterrato di periferia, vicino ad un archivio comunale e sotto gli appartamenti destinati ad ospitarei mobili degli sfrattati. Bagni chimici della Sebac e brande portate all’ occorrenza. Mascherato e atipico, Prato ha già il suo Cie. Informale, non ufficializzato da un decreto del governo. E’ appunto un locale del Comune, diviso in stanze, dove da alcuni mesi vengono raccolti i sospetti clandestini, quasi sempre cinesi, che finiscono nelle ricorrenti retate delle forze dell’ ordine. Restano lì in attesa di identificazione ed eventualmente di espulsione, come dovrebbe avvenire nel Cie ufficiale che il governo vuol realizzare proprio a Prato. «Quel posto ha ospitato fino a 50 persone contemporaneamente, c’ è chi è rimasto lì anche 48-60 ore» racconta Massimo Carlesi, capo dell’ opposizione in Comune. «Abbiamo fatto un’ interrogazione, la risposta è stata vaga». L’ informale Cie del Comune di Pratoè in via Traversa del Crocifisso angolo via Volpi, località Fontanella. Gestione casereccia. Una mattina è stato il capo dei vigili urbani ad offrire la colazione ai clandestini. Un’ altra volta è stato invece portato riso cantonese per tutti. Altra cosa dovrebbe essere il Cie ufficiale. «Non ci piace lo stesso, è un peso per la collettività e non serve, visto che poi i clandestini non si riesce ad allontanarli» dice Carlesi. Favorevoli senza riserve, invece, il leghista Claudio Morganti, Alberto Magnolfie Roberto Benedetti del Pdl.

MAURIZIO BOLOGNI

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