(Riceviamo e diffondiamo)
Apprendiamo dai quotidiani locali che il 18 e 19 settembre prossimi nel nostro territorio si svolgerà per la terza volta la pagliacciata della lega nord toscana, che speculando sul ritrovamento archeologico dei resti della pieve di San Genesio, da tre anni svolge in un’area privata un giuramento chiamato “la pontida toscana”, roba ridicola.
Il “giuramento” quest’anno prevede la presenza di due ministri della lega, Maroni, ministro degli interni, e Calderoli, ministro del niente, insieme a tutti i consiglieri comunali eletti nei comuni toscani. La presenza dei due ministri, secondo la lega nord locale, dovrebbe suggellare l’incremento di voti delle scorse elezioni regionali, ma auspichiamo che questo territorio sappia ancora una volta dimostrare la propria ostilità nei confronti di questa adunata razzista. Un territorio, lo ricordiamo ai leghisti nostrani, in cui il risultato della lega alle ultime elezioni è stato abbondantemente al di sotto anche della media regionale, grazie alle continue denunce del razzismo insito nelle politiche del governo in carica e del ministro Maroni.
Contesteremo e renderemo evidente l’ostilità di questa terra, in cui i valori dell’accoglienza, della solidarietà e della comunanza sono radicati da sempre, verso un ministro come Maroni che ha reintrodotto di fatto le leggi razziali in Italia, rendendo reato la clandestinità, ostacolando in ogni modo la vita dei migranti nel nostro Paese. Un ministro che dopo i gravi fatti di Rosarno (gennaio 2010) in cui lo sfruttamento di lavoratori stagionali trattati peggio degli schiavi è venuto palesemente alla luce, in cui addirittura fu sparato sui migranti, disse che in Italia c’è “troppa tolleranza con gli stranieri”.
Un ministro che non rispetta gli elementari diritti dell’uomo rivendicando la pratica dei respingimenti in mare senza dare la possibilità ai potenziali richiedenti asilo di fare regolare domanda e costringendoli, come è successo agli eritrei lo scorso giugno, alle carceri libiche e al rischio di persecuzioni e torture nei propri paesi di origine.
Un ministro che in agosto ha dichiarato che la maggior parte degli arrivi avviene in aereo, dunque ammettendo implicitamente la demagogia che sta dietro la politica dei respingimenti in mare, e la sua inutilità: bisognerebbe dargli il nobel per la scoperta dell’acqua calda, visto che sono i dati proprio del suo ministero a dire da anni che gli arrivi via mare sono solo il 10% del totale.
Ultime ma non meno gravi sono le esternazioni sui rimpatri anche dei cittadini comunitari (ovviamente solo quelli di etnia Rom e Sinti) che non dimostrano un certo reddito o che hanno commesso reati (senza il consenso del detenuto e senza accordi col Paese di cittadinanza), e l’annuncio di una linea italiana in questo senso più dura di quella dello “sfidante” francese Sarkozy. In questo modo il governo alimenta una “guerra contro i poveri”, in tempi in cui l’impoverimento è generalizzato, e cerca di aumentare i consensi distogliendo l’attenzione dei cittadini dai seri problemi che stanno lacerando il nostro Paese.
Un milione di posti di lavoro persi in due anni, duecentomila precari della scuola e della pubblica amministrazione che rischiano di perdere il posto a breve, la fine della cassa integrazione, un giovane su quattro disoccupato, una precarietà sociale ed ambientale mai così estesa: queste sono vere emergenze sociali che richiederebbero politiche all’altezza dei tempi, nuove politiche di welfare, reddito per tutti, servizi sociali, diritti, accoglienza. E invece ancora una volta assistiamo a campagne razziste che seminano odio nella società.
Dal 16 al 19 settembre al Csa Intifada in via 25 Aprile a Ponte a Elsa si svolgerà una quattro giorni antirazzista, organizzata dalla Comunità in Resistenza per contrastare la sgradita e assolutamente fuori luogo presenza della lega nord in città, e per promuovere un’idea di società accogliente, molteplice e solidale
Invitiamo tutto l’associazionismo ed il mondo politico antirazzista del territorio che non teme ma anzi valorizza le diversità e crede nell’accoglienza a manifestare con iniziative di vario tipo l’ostilità di queste terre verso ogni rigurgito razzista.
Sabato 18 settembre chiediamo a tutti e a tutte di convergere in un appuntamento comune, già dal pomeriggio alle 16 alla casa del popolo di Ponte a Elsa, per un Assalto Sonoro, un corteo pacifico che ha l’obiettivo di esprimere tutta la nostra indignazione e ribadire, anche direttamente a Maroni, che non vogliamo Cie in Toscana. Quello che naturalmente si costituirà all’interno del terreno di Vico Wallary sarà l’unico Centro di Identificazione ed Espulsione (si, ma per leghisti!) nella tollerabile Toscana. Il netto rifiuto di un lager per migranti accomuna tutto il mondo dell’associazionismo e della società civile toscana, in molti territori si stanno riorganizzando le iniziative per contrastarne la costruzione, il corteo di Sabato 18 settembre vuole essere un primo importante passo in tal senso, inviteremo tutti anche ad aderire al “Clandestino Day” lanciato da Carta per il 24 settembre, giornata in cui Rovigo, dove c’è il sito in cui Maroni vorrebbe costruire il primo lager veneto, vedrà scendere in piazza tutto il mondo dell’associazionismo antirazzista e la società civile compatta, veneta e non solo.
IL NOSTRO TERRITORIO NON E’ TERRA DI CONQUISTA. ASSALTO SONORO ALLA LEGA SABATO 18 DALLE ORE ORE 16.00 CON CONCENTRAMENTO ALLA CASA DEL POPOLO DI PONTE A ELSA.